di Luca Pistone. Scritto il 9 dic 2011 alle 9:47.
Sono ancora incerte le cause dell’esplosione di un oleodotto, avvenuta giovedì, nei pressi di Homs. SANA (Syrian Arab News Agency) ha definito l’accaduto “un atto di sabotaggio pianificato da un gruppo armato terroristico”.
Numerosi attivisti accusano invece le milizie governative, che
avrebbero inscenato il sabotaggio per far ricadere la colpa sul
movimento di protesta. Alcuni testimoni riferiscono che i media siriani
sono giunti all’impianto petrolifero dopo solo pochi minuti.
Sul web sono apparsi due video confermerebbero il coinvolgimento
delle forze armate siriane. Nel primo video, della durata di 40 secondi,
viene ripreso l’oleodotto attaccato da veicoli blindati. Nel secondo
s’intravedono fiamme e nuvole di fumo, mentre in sottofondo il
videomaker spiega che il sabotaggio è opera degli uomini di Assad.
Intanto le violenze continuano nel paese. Giovedì tre civili sono
stati uccisi a Idlib e altri 10 a Homs. Ad al-Houleh, un quartiere di
Homs, sei persone sono state ferite durante una sparatoria tra
manifestanti e forze di sicurezza. L’Esercito ha fatto irruzione nel
villaggio di al-Teebeh, nei pressi di Daara, distruggendo le abitazioni
degli attivisti.
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