sabato 7 gennaio 2012

Cosa si nasconde dietro la rivolta siriana?

Cosa si nasconde dietro la rivolta siriana?
31.08.2011 - Nessun media alza la testa e racconta cosa nasconde l'insurrezione in Siria. Si evita di parlare delle interferenze straniere in Siria, le stesse che armano i ribelli che si confrontano con il regime di El Assad.
L'immagine che viene fatta passare è di un movimento pacifico che si oppone al Governo del Presidente El Assad, in realtà dietro le cosiddette manifestazioni pacifiche si celano gruppi paramilitari islamisti. Alcuni giornalisti israeliani, mostrano dubbi sulle forze in campo, senza entrare nel dettaglio, quello che risalta è che i ribelli non sono così neofiti nelle strategie militari, anzi mostrano una preparazione fuori dal normale, che fa pensare ad uomini addestrati a resistere ai carri pesanti e poi, come possono dei ribelli essere dotati di mitragliatrici pesanti, mine anticarro, la domanda che dovremmo porci è capire che se non sono state rubate alle forze armate siriane, come sono arrivate nelle mani dei ribelli?

L'escalation in Siria anche per chi non è un esperto di strategie militari dovrebbe farci stare con le antenne dritte, perché tutto quello che accade in Siria è filtrato? Credo di capire il perché.
In Siria si punta ad una insurrezione armata con l'innesto di forze speciali addestrate sostenute economicamente ed equipaggiate dalla NATO e dalla Turchia.
Da fonti riservate dell'intelligence israeliana riceviamo informative in merito: - dal quartier generale della NATO a Bruxelles e dal comando militare turco sono allo studio piani di intervento militare in Siria, nel frattempo si continua ad armare i ribelli con armi sofisticate per abbattere gli elicotteri e i carri armati di El Assad. Per la Siria, dopo l'esperienza libica che ha visto un dispendio di risorse economiche per il ricorso agli attacchi aerei, gli esperti della NATO hanno pensato di adottare nuove forme di intervento, far implodere il Paese dall'interno, e per sostenere questa nuova linea strategica, hanno iniziato ad inviare una gran quantità di missili anti carro e terra aria, mortai e mitragliatrici pesanti nei centri dove la repressione del regime è più incisiva.
Il corridoio attraverso cui vengono fatte transitare le armi della NATO, è una striscia di terra che delimita il confine turco-siriano controllato dalle forze speciali turche. *

Nel caso dovessero subentrare delle problematiche è pronto un piano di trasferimento di riserva, ricorrere a gruppi paramilitari islamisti disposti a portare le armi oltre confine.
Alcune fonti riservate israeliane ci dicono che la NATO e il Governo turco stanno pensando ad un “jihad” (guerra santa), sostenuta ed equipaggiata dalla CIA.
Le nostre fonti riservate, ci comunicano che a Bruxelles e Ankara, è in atto una campagna per arruolare migliaia di volontari musulmani provenienti dal Medio Oriente e dai paesi mussulmani per combattere a fianco degli insorti siriani. La fonte ci conferma che l'esercito turco ha curato, l'addestramento, l'ospitalità nelle loro caserme a ridosso del confine siriano e ha aperto un varco sicuro per penetrare in Siria.

Questi eventi mi portano a fare un ragionamento, il coinvolgimento delle forze armate turche in territorio siriano, che inevitabilmente porterà ad uno scontro armato tra le due potenze, sarà fantapolitica, ma preferisco esternare i miei pensieri, in tutto questo manca un tassello la NATO, che funzione avrà nello scacchiere? Penso di averlo individuato, una volta che l'incendio in Siria è in atto come d'incanto entra in gioco anche la NATO in attesa diplomatica, quale sarà la sua funzione? Un intervento umanitario a difesa della popolazione inerme, e noi poveri creduloni benediremo l'appoggio prestato dalla NATO.

Su nessun Media ho letto che nel quartiere Ramleh dove è presente un campo profughi palestinese di circa 10.000 residenti, sono stati individuati uomini armati con armi sofisticate appostati sui tetti che sparano sulla popolazione, i Media hanno completamente alterato l'informazione e hanno descritto i gruppi paramilitari addestrati in Turchia come dissidenti palestinesi, che si sacrificano contro l'esercito di El Assad.

La realtà è stata totalmente distorta, gli attacchi portati da queste bande paramilitari erano incentrate ad infiammare il conflitto politico tra la Palestina e la Siria. Molte personalità palestinesi hanno sposato la causa ideologica di queste bande, tralasciando che dietro la democrazia imposta con le armi, c'è segretamente il sostegno di Israele e Turchia.

Il ministro degli esteri della Turchia, Ahmet Davutoglu, non ha negato un intervento armato della Turchia in Siria, se il governo al-Assad non cessa “immediatamente e senza condizioni” le sue azioni contro i “contestatori”.

Siamo alla farsa più ignobile, i cosiddetti combattenti per la democrazia imposta con le armi, presenti in Siria e che terrorizzano la popolazione, sono finanziati, addestrati dal governo Turco lo stesso che lancia proclami bellicosi.

In tutto questo i generali militari degli Stati Uniti, NATO e Israele si preparano ad una campagna umanitaria da portare in Siria per fermare le truppe armate di El Assad, e la Turchia avrà un ruolo rilevante di coordinamento.

L'Iran preoccupato per l'evolversi della crisi siriana non è stata ferma e il giorno di ferragosto, ha tuonato per bocca del suo Ministro degli esteri sull'ingerenza dell'occidente e dei suoi alleati nella crisi siriana, è plateale che dietro la manovra contro la Siria si nasconde un disegno premeditato, ovvero la destabilizzazione della Siria al fine di avere la motivazione per la sua successiva occupazione.

Siamo in un momento delicato, che non si può sottovalutare come ingenuamente o meglio penso “volutamente” fanno i media internazionali, se verrà sferrato un attacco militare contro la Siria, tutta l'area mediorientale diverrà una polveriera il coinvolgimento si estenderà nell'Asia centrale, nel nord africa, nel mediterraneo orientale e anche la Grecia non sarà immune.
E' il momento che ogni passo sia fatto con estrema cautela siamo su un filo sospeso e mettere un piede in fallo può farci cadere nel precipizio, tutto il Medio Oriente fino ai confini con la Cina si incendierebbe, e questo aprirebbe un conflitto lungo e dai risvolti drammatici.
La manovra militare contro la Siria, potrebbe sfociare anche su spinta di Israele, verso una campagna militare USA e forze NATO contro il “demonio” Iran, in cui Turchia e Israele sarebbero direttamente coinvolti. Non possiamo tacere su quello che gli strateghi della nato stanno perfezionando a tavolino a Bruxelles ed Ankara.

La comunicazione è trasmissione del pensiero e a seconda come viene veicolata può manovrare le masse, noi cerchiamo di aprire i cervelli e speriamo di saperlo fare.

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