domenica 8 gennaio 2012

Siria, alawiti

Una utile e documentata analisi della popolazione e della religione siriana.
Gli alawiti, setta sciita alla quale appartengono gli Assad, crede in una trinità tutta umana ed ha molte affinità con l'Ismailismo. Come gli Sciiti Ismailiti, gli alauiti credono in un sistema di incarnazione divina, così come ad una lettura esoterica del Corano. Contrariamente agli ismailiti, gli alauiti considerano Alì come incarnazione della divinità della triade divina. Come tale, Ali è il "Significato"; Maometto, che Alì creò con la sua luce, è il "Nome"; e Salman il Persiano è il "cancello". Il catechismo alauita è espresso nella formula: "Mi rivolgo al cancello; mi inchino al nome; adoro il significato." Un alauita prega in una maniera che ricalca la shahada: "testimonio che non c'è Dio al di fuori di Alì." Ma egli deve anche dichiarare che è un musulmano. Gli alauiti credono di essere i veri e migliori musulmani. (...) La religione alauita è segreta e gli alauiti non accettano converititi, né la pubblicazione dei loro testi sacri. La gran parte degli alauiti conosce ben poco dei contenuti dei loro testi sacri o della loro teologia, che è custodita gelosamente da una ristretta cerchia di iniziati (...)  La religione alauita sembra basarsi sullo gnosticismo e sul neoplatonismo. Secondo la fede alauita, tutte le persone erano in origine delle stelle nel mondo della luce, ma caddero dal firmamento a causa della disobbedienza. Il mondo materiale è un luogo pieno di pericoli, nemici e impurità. Il male essenziale di questa esistenza presente può essere evitato con l'aiuto del divino creatore. Ogni alauita ha nella sua anima una parte della luce del divino creatore, cui si può accedere e che porta alla retta via e alla salvezza. I fedeli alauiti credono che si dovranno trasformare o rinascere sette volte prima di tornare ad avere un posto tra le stelle, dove Alì è il principe. Se meritevoli di biasimo, essi rinascono talvolta come cristiani o ebrei, tra i quali rimarranno fino a quando l'espiazione sarà completa. Gli infedeli rinascono come animali. (...)
 
A causa della natura altamente sincretistica della religione, gli studiosi hanno sostenuto che l'alauismo è correlato alla cristianità perché gli alauiti hanno una trinità, bevono vino come possibile forma di comunione e riconoscono il natale. Diverse fonti sostengono invece che i loro riti comprendono resti dei rituali sacrificali fenici.
Anche se gli alauiti riconoscono i cinque pilastri dell'Islam, ma li considerano come doveri simbolici e pochi li seguono.
STORIA
Nel 1939 una parte della Siria nord-occidentale, il Sanjak di Alessandretta, l'odierna Hatay, che conteneva un gran numero di alauiti, venne ceduto alla Turchia dai francesi, facendo arrabbiare la comunità alauita e i siriani in generale. Zaki al-Arsuzi, il giovane capo alauita di Antioco, in Iskandariyya (in seguito chiamata Hatay dai turchi) che guidò la resistenza all'annessione della sua provincia da parte dei turchi, divenne in seguito un fondatore del Partito Ba'ath assieme a Michel Aflaq. Dopo la seconda guerra mondiale, quando le province alauite vennero unite con la Siria, i seguaci alauiti di Sulayman al-Murshid cercarono di resistere all'integrazione. Egli venne catturato ed impiccato dal governo Siriano, di recente indipendenza, a Damasco nel 1946.
Nel 1970, l'allora Colonnello dell'Aeronautica Militare Hafez al-Assad prese il potere ed incitò un "movimento correzionista" nel Partito Ba'ath. Nel 1971 al-Assad divenne presidente della Siria. Lo status degli alauiti venne migliorato significativamente e nel 1974 Imam Musa al-Sadr, capo degli sciiti duodecimani del Libano, proclamò l'accettazione degli alauiti come veri Musulmani. Fino a quel momento le autorità musulmane - sia Sunnite che Sciite - si erano rifiutate di riconoscerli come veri musulmani.

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