Un problema raramente affrontato: come si pone il giudice liberale di fronte alle classi? È neutrale? Può esserlo? Se la legge non è neutrale, il giudice può esserlo (19)?
La giustizia, dicono i liberali, «ha solo una bilancia per il ricco e per il povero, per il grande e per il piccolo». La decisione del giudice prescinde dalla considerazione delle persone e l’essenza della giustizia è l’imparzialità (20). Scrive Logan E. Bleckley: “Per quanto ne so, il tribunale è il solo luogo sulla terra dove il cattivo e il buono possono contendere fra loro su di un rigoroso piano di eguaglianza” (21). Ideologia.
Brecht non fa ideologia, invece demistifica: critica la giustizia liberalborghese che non è “vera” giustizia imparziale - critica, ma non è in grado di proporre alternative. Nessun marxista è stato, o è, in grado di proporle. Quando lo Stato sarà nelle mani dei proletari la giustizia neutrale verrà da sé. Non è venuta.
“La canzone dei tribunali […] Al seguito dei briganti vengono i tribunali. E quando gli innocenti vengono uccisi, i giudici si riuniscono attorno ai cadaveri e li condannano. Sulla tomba delle vittime vengono uccisi tutti i loro diritti. Le sentenze dei tribunali calano come ombre di mannaie e non basta. Ci vuole anche la sentenza in aggiunta?
“La canzone dei tribunali […] Al seguito dei briganti vengono i tribunali. E quando gli innocenti vengono uccisi, i giudici si riuniscono attorno ai cadaveri e li condannano. Sulla tomba delle vittime vengono uccisi tutti i loro diritti. Le sentenze dei tribunali calano come ombre di mannaie e non basta. Ci vuole anche la sentenza in aggiunta?
Dove volano gli avvoltoi? Il deserto li ha respinti: i tribunali li nutriranno. Qui l’assassino trova il suo rifugio, l’aguzzino il suo santuario. Qui il ladro cela la sua refurtiva avvolta nella carta delle leggi” (22).
Il giudice borghese si pretende imparziale, ma non lo è. Le cose potrebbero andare in modo diverso, se lo volessimo.
Il giudice borghese si pretende imparziale, ma non lo è. Le cose potrebbero andare in modo diverso, se lo volessimo.
I contadini credono nella giustizia. La invocano. Credono che una giustizia imparziale possa esserci. C’è un giudice a Berlino. Parla un personaggio brechtiano, un avvocato:
“abbiamo vissuto sempre delle beghe dei contadini, cocciuti come muli, che andrebbero a chiedere l’elemosina piuttosto che rinunciare a un loro diritto. Hanno sempre il gusto di litigare. Morirebbero dalla voglia di prendersi a coltellate [...] eppure appena capiscono che i processi costano [...] ecco che si calmano di botto, e ti lasciano in tronco la piú bella causa del mondo ...”
Occorre ricordare Franz Kafka: è un contadino balordo che si presenta davanti al palazzo perché vuol vedere «la legge» (23). Aspetterà invano. Ci dice Brecht:
”la legge è fatta esclusivamente per lo sfruttamento di coloro che non la capiscono, o ai quali la brutale necessità non permette di rispettarla. E chi vuol cavare la sua parte da questo sfruttamento, deve attenersi strettamente alla legge.
“abbiamo vissuto sempre delle beghe dei contadini, cocciuti come muli, che andrebbero a chiedere l’elemosina piuttosto che rinunciare a un loro diritto. Hanno sempre il gusto di litigare. Morirebbero dalla voglia di prendersi a coltellate [...] eppure appena capiscono che i processi costano [...] ecco che si calmano di botto, e ti lasciano in tronco la piú bella causa del mondo ...”
Occorre ricordare Franz Kafka: è un contadino balordo che si presenta davanti al palazzo perché vuol vedere «la legge» (23). Aspetterà invano. Ci dice Brecht:
”la legge è fatta esclusivamente per lo sfruttamento di coloro che non la capiscono, o ai quali la brutale necessità non permette di rispettarla. E chi vuol cavare la sua parte da questo sfruttamento, deve attenersi strettamente alla legge.
Brown - “Dunque lei ritiene i nostri giudici corruttibili!”
Peachum - “Al contrario, signor mio, al contrario! I nostri giudici sono assolutamente incorruttibili: nessuna somma è capace di corromperli fino al punto di farli giudicare secondo diritto” (24).
E ancora:
Aula di tribunale. Parla un vecchietto - “Egli è troppo potente”. Wang - “Vuole aprire dodici nuovi negozi”. Il falegname - “Come potrà essere giusta la sentenza, se il barbiere Shu Fu e la signora Mi Tzü, amici dell’imputato, sono anche amici del giudice?” La cognata - “Ieri sera hanno visto la signora Shin portare un’oca grassa nella cucina del giudice, su mandato del signor Shui Ta. Il grasso gocciolava fuori dalla cesta”.
E ancora:
Aula di tribunale. Parla un vecchietto - “Egli è troppo potente”. Wang - “Vuole aprire dodici nuovi negozi”. Il falegname - “Come potrà essere giusta la sentenza, se il barbiere Shu Fu e la signora Mi Tzü, amici dell’imputato, sono anche amici del giudice?” La cognata - “Ieri sera hanno visto la signora Shin portare un’oca grassa nella cucina del giudice, su mandato del signor Shui Ta. Il grasso gocciolava fuori dalla cesta”.
Entrano tre dei in toga ... (25).
Canzone dell’inerme bontà [o, se si vuole, dell’inerme giustizia]. […] gli dei non hanno mine e cannoni, corazzate, bombardieri e carri armati per atterrare i malvagi e salvare i buoni ...Eppure, pretendono fare giustizia, giustizia imparziale, e per giunta neutrale. Di fronte ai veri, seri problemi degli sfruttati il giudice imparziale svanisce.
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